“Franca Viola” la prima donna italiana che si oppose alla legge sul matrimonio riparatore

"Franca Viola" la prima donna italiana che si oppose alla legge sul matrimonio riparatore

“Franca Viola” la prima donna italiana  che si oppose alla legge sul matrimonio riparatore

Il 26 dicembre 1965, all’età di 17 anni, la siciliana Franca Viola viene rapita da Filippo Melodia, che la violenta e la tiene segregata per 8 giorni in un casolare.
All’epoca la legge italiana ammetteva la possibilità di estinguere il reato di violenza carnale in caso di matrimonio “riparatore”. Se Franca avesse spostato il suo rapitore avrebbe salvato il suo onore e quello della sua famiglia. In caso contrario sarebbe stata una “donna svergognata”.
Ma Franca si ribellò e si rifiutò di sposare Melodia, affrontando anche il difficile processo che ne seguì (in cui fu anche accusata di complicità con il suo rapitore).
Oggi Franca Viola è un simbolo di libertà e dignità per tutte le donne.
Ci sono comunque voluti altri 16 anni per l’abolizione della legge sul matrimonio riparatore (avvenuta nel 1981).

Franca non era una “femminista”, non si occupava di politica, non aveva compiuto studi particolari perché i genitori – contadini – avevano pochi mezzi. Franca nasce ad Alcamo, cittadina del trapanese da sempre ostaggio di “famiglie” mafiose che spadroneggiano come gli pare. È una bellissima ragazza, troppo bella forse, per il suo stesso bene, così almeno sembra ai compaesani malevoli. La sua bellezza e la sua verginità sono la sua unica dote, nella Alcamo degli anni Sessanta. E non è solo una bellezza, Franca. È una ragazza decisa, intelligente, una che non ha paura.

Coraggiosa quando respinge il pretendente Filippo Melodia, rampollo dell’aristocrazia mafiosa, quando suo padre e sua madre gli intimano che, con i suoi precedenti penali, non se ne parla , già allora Franca ed i genitori, Vita e Bernardo, mostrano un coraggio non da poco.

E coraggioso è suo padre, Bernardo, agricoltore, un uomo duro come la sua vita, privo di istruzione e con pochi soldi in tasca ma pieno di dignità, che fa spallucce davanti alle minacce di Filippo, alla pistola spianata sotto il naso (“chista è chidda che scaccia’ a testa a vossia!”), a Filippo e scagnozzi che gli devastano i campi e le vigne.

Fonte: Focus storia

Pubblicato da naturalworld

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