Piccoli passi verso la cura e la prevenzione dell'”Alzheimer”.

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Il mordo di Alzheimer, malattia scoperta nei primi del novecento, nel corso degli anni ha colpito un numero sempre più elevato di persone che, nella maggiornanza, hanno un’età superiore ai 65 anni.

Solo nell’1% dei casi questa terribile malattia colpisce “l’uomo” con un’età inferiore ai 65 anni e al momento non c’è alcun rimedio per bloccare il lento e inevitabile avanzamento di questa malattia che “spegne” l’intelligenza.

I primi sintomi cominciano a manifestarsi con mancanza di memoria e perdita di ricordi per poi determinare anche l’incapacità di conoscere i propri cari.

E’ una terribile malattia per chi ne è colpito e lo è anche per tutta la famiglia vicina al malato .

Il prestigioso centro ricerca dell’Istituto Europeo per la Ricerca sul Cervello, fondato da una delle più grandi ricercatrice della storia umana Rita Levi Montalcini, ha portato avanti una ricerca per scoprire come si crea e si evolve questa terribile malattia.

E’ stato usato come cavia un criceto (da buona animalista non approvo,povero criceto,che dell’uomo non ha assolutamente nulla) e si è constatato che la creazione del morbo di Alzheimer comincia quando alcune cellule del cervello iniziano ad espellere una proteina

molto rara nel nostro corpo e preziosissima, la “beta-amiloide”, con questo processo di espulsione si formano delle placche che determino l’insorgenza della malattia.

I ricercatori del centro italiano hanno costatato che la malattia può essere fermata utilizzando dei raggi luminosi.

Ora, il risultato della ricerca deve essere attentamente vagliato e testato sul “genere umano” per poi poter dire finalmente che è stato compiuto un passo in avanti contro Alzheimer .

Fonte: web

Pubblicato da naturalworld

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