“Aracnofobia”. Perchè abbiamo paura dei ragni?

ragno

Aracnofobia: la paura dei ragni
INTRODUZIONE

Non c’è un motivo specifico, né una paura fondata e concreta, ma di fatto l’aracnofobia terrorizza un numero sproporzionato di persone.
Una paura agghiacciante, persistente ed ingiustificata, quella dei ragni, tanto da diventare spesso un’ossessione incontrollabile, responsabile di veri e propri attacchi di panico.
Ma il fatto più buffo, incompreso dai soggetti aracnofobici e non, è sempre lo stesso: “perché proprio i ragni”?
Daltronde, stiamo parlando “solo” di piccoli aracnidi innocui nella maggior parte delle specie.
L’aracnofobia sè la paura agli animali più diffusa in assoluto, insieme a quella di topi e serpenti.
Il ragno, artista della tessitura per antonomasia, tesse la sua tela con destrezza e maestria uniche.
La precisione e la pazienza della sua trama e dell’intreccio della rete che tesse, sono a dir poco sorprendenti.
L’aracnofobia non si ferma solo al ragno in sé, ma si estende anche alle ragnatele, alle sue opere “architettoniche” meravigliose.
Infatti, la paura della rete riflette probabilmente la fobia di essere intrappolati, di non aver via di fuga.
L’aracnofobia, come le fobie in genere, cela disturbi psicologici più o meno gravi, infatti, non ha senso aver paura di questi piccoli animali, ma di fatto, inspiegabilmente, la paura c’è.
Questo è un palese esempio di quanto la mente umana possa condizionare noi stessi.
La mente comanda il tutto e, quando non si è più in grado di porre dei freni alla ragione, la paura ha il sopravvento.
Non a caso, l’aracnofobia rientra tra le paure irrazionali.

Aracnofobia: la paura dei ragni
SINTOMI

L’aracnofobia genera reazioni diverse in base alla “gravità” del disturbo.
Nei casi più gravi, la paura dei ragni si innesta semplicemente visionando uno scatto fotografico di un aracnide.
Le reazioni alla vista di un ragno, sia questi di dimensioni piccolissime o enormi, sono incontrollate e possono risultare esagerate agli occhi non solo degli altri, ma anche dell’aracnofobico stesso, senza che se ne renda conto.
Esistono vari livelli di gravità, a partire dalla semplice repulsione alla vista del ragno, sino alla degenerata ossessione per gli stessi, che sfocia in attacchi di panico con reazioni irrazionali, oltre che esagerate..
I sintomi più frequent sono: sudorazione, respiro affannoso, nausea ed aumento della frequenza cardiaca.
In alcuni soggetti aracnofobici, le tipiche avvisaglie, si presentano al solo pensiero che all’interno di una stanza possa presentarsi un ragno.
Il soggetto è in grado di entrare in quella camera solo dopo uno sforzo mentale abnorme, unico modo per superare questa fobia.
Tipica degli aracnofobici è la sensazione di essere infestati dai ragni, di percepire le zampette correre sulla pelle, come se il ragno volesse intrappolare il pasto ” umano ” dentro la sua tela, per mangiare lentamente la sua preda, succhiandone gradatamente il sangue, come avviene realmente in natura.
Spesso, i soggetti “sani” trovano eccessive le reazioni degli aracnofobici alla sola visione del ragno, ma l’ossessione ,vista con gli occhi degli altri ,viene spesso sminuita rispetto alla realtà.

Aracnofobia: la paura dei ragni
BREVE ANALISI PSICOLOGICA

L’aracnofobia, come per la maggior parte delle fobie, è strettamente correlata a disturbi più o meno gravi di natura prettamente psicologica.
In effetti, i piccoli aracnidi , ignari di paure e incubi notturni, rappresentano soltanto un banale espediente verso cui rovesciare le nostre fobie.
La dilatazione delle pupille alla vista della “bestia”, la pelle d’oca, la percezione che quel ragno lontano stia accarezzando la pelle, l’aumento della frequenza cardiaca ed il senso di nausea sono unicamente il frutto della loro immaginazione.
NULLA E’ REALE!
Se riflettiamo ,possiamo chiederci , come sarebbe possibile che questi piccoli animali possano arrecare danno all’uomo?
L’aracnofobico non deve credere di essere un succulento bocconcino per il ragno, la paura è infondata.
Leggendo quanto detto, è comprensibile che il primo pensiero di un soggetto affetto da aracnofobia sia: “è facile dirlo!”
Anche in questo caso, deve subentrare la volontà di superare il problema, perchè senza desiderio e volontà non è possibile “guarire”,dato che viene considerata una malattia a tutti gli effetti, la paura dei ragni non può essere debellata.

Aracnofobia: la paura dei ragni
Interpretazione simbolica del ragno

La figura raccapricciante del ragno, dalla testa enorme (vista tale dagli aracnofobici) e dalle otto zampette frammentate e sottili, è da tempo simbolo di paura e terrore.
La proiezione della figura dell’animale ingigantisce il suo corpo esile creando veri e propri mostri d’ombra stampati su muri e soffitti, che sono la causa di sonni notturni inquietanti.
Ciò nonostante, sta di fatto che il ragno “reale” che timido, si nasconde nelle crepe dei muri e negli angoli più isolati della casa, è la vittima,mentre l’uomo, che pauroso si copre il viso e trema alla vista della bestia, non si rende conto che il vincitore dell’eterna battaglia al mostro è proprio lui.

Alcune nozioni sono state reperite dal web.

Pubblicato da naturalworld

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