Cio’ che è successo a Jannah Raudhatul è senza dubbio un piccolo “miracolo”, come lo ha definito la madre di questa bimba ,la piccola era stata data per morta nello tsunami del 2004 insieme a un fratellino di 7 anni e ritrovata dopo dieci anni vissuti su di
un’isoletta poco a sud di Banda Aceh.
Questa storia sta commovendo l’indonesia
e il mondo, ha per protagonista una ragazzina oggi quattordicenne convinta fino a poche settimane fa di chiamarsi Wenni.
Nome datole dalla madre adottiva, un’anziana signora alla quale il figlio pescatore aveva portato la piccola trovata sotto choc .
Per farla studiare alle scuole superiori, la famiglia adottiva, qualche mese fa l’aveva riportata sulla terraferma .
Mentre usciva da scuola, lo zio della bambina ha notato la straordinaria somiglianza con la figlia di sua sorella Jamaliah e ha fatto una piccola indagine per scoprire che “Wenni” era infatti
sopravvissuta allo tsunami e viveva con la anziana donna in un’isoletta lì vicino.
Per verificare che si trattasse davvero di lei, una volta scoperto l’indirizzo, l’uomo ha accompagnato Jamaliah, che ha 42 anni e vive a Meulaboh, a incontrare la bambina.
La madre da detto: “Non potevamo smettere di abbracciarci e di piangere e il mio cuore batteva veloce. Dio ci ha fatto un miracolo, e ora torniamo a sperare di poter trovare anche l’altro fratello”.
Il fratellino di Jannah si chiamava Arif Pratama Rangkuti e di lui non si hanno tracce, anche se Jamaliah oggi è ancora più convinta che sia vivo da qualche parte del piccolo arcipelago di isole dove è
giunta sana e salva l’altra figlia.
Jannah ricorda che il fratello era approdato come lei sano e salvo, ma non sa dove possa essere adesso.
Ricorda anche, il momento in cui le onde avevano trascinato via i suoi piccoli mentre lei si aggrappava impotente assieme al marito su una trave galleggiante .
Per almeno un mese,insieme al marito, hanno cercato in lungo e largo tra centri di assistenza e villaggi vicini, prima di abbandonare ogni speranza.
Poi è nato un altro figlio, che Jannah non conosceva e ha incontrato per la prima volta pochi giorni fa.
Anche se un cuore di madre non mente, esistono in teoria delle leggi per stabilire attraverso il DNA l’identità dei congiunti, e Jamaliah è pronta ad affrontare il test, ma con nessun dubbio che si
tratti della sua Jannah.
Ai cronisti ha mostrato orgogliosa le foto somiglianti della bambina all’età di 4 anni scattate prima della tragedia di Santo Stefano e registrate sullo smart phone.
“E’ solo un po’ più scura di pelle adesso”, ha detto la donna, perché Jannah aiutava la madre adottiva a raccogliere conchiglie sulla spiaggia assolata.
Fonte: web