“Levriero ” la maledizione dei figli del vento

 

 

 

“Levriero” la maledizione dei figli del vento 

C’è un lato ancora più oscuro del rapporto che la “civilissima” Spagna ha con i suoi cani .

I levrieri vengono allevati in maniera indiscriminata in diverse zone della Spagna dai galgueros.

Sono nati per correre.

Spesso non sono cani esteticamente perfetti.

Molti di loro hanno sul corpo i segni di anni di corse, delle battute di caccia, delle sevizie, cicatrici e difetti fisici dovuti a incuria dei proprietari e da malattie contratte.

La selezione cerca esemplari sempre più veloci. Quando i piccoli nascono, vengono portati nelle campagne a correre. Gli esemplari che non superano l’ esame, che non sono abbastanza veloci, sono condannati.

I più fortunati vengono abbandonati a molti chilometri dal posto dove sono nati. Gli altri saranno uccisi in maniera brutale: bruciati vivi, gettati in pozzi o appesi sugli alberi nei boschi.

I boschi della morte testimoni del massacro sono pieni di corde. A volte più di una per ogni albero. A loro viene affidata l’agonia di migliaia di levrieri venuti al mondo per servire e soffrire.

Gli allevatori/assassini dicono che questa è una morta degna, che segue la tradizione. E che non uccidono i levrieri con i fucili o le pistole perché loro non valgono nemmeno una pallottola.

I levrieri che passano l’esame vivranno male, chiusi in box senza luce e ventilazione,cacciando per il proprietario e litigando per un pezzo di pane duro.

Dopo pochi anni non serviranno più. Altri piccoli levrieri saranno nati. I primi troveranno la morte terribile, dolorosa e lenta appesi agli alberi. I secondi inizieranno a soffrire.

II levriero Galgos  e’ un cane maestoso, veloce come il vento e leggero come una piuma.

Oggi è solo un cane utile, per le corse, per il reddito del suo proprietario. E’ solo un oggetto che quando si rompe, inevitabilmente si getta.

Scoprire il levriero come animale de compagnia è un’esperienza unica, spiegano i volontari.

E il fatto che siano tanto maltrattati e terrorizzati dagli uomini, fa crescere la stima e la devozione per le nuove famiglie d’adozione.

I levrieri in adozione non sono cani da esposizione, ma “da lavoro” e possono non rientrare nei standard ufficiali.

Date le dimensioni del problema non si ha certo la possibilità di salvare tutti i cani senza futuro e si è consapevoli che il lavoro dei volontari non potrà cambiare il mondo,

ma basta osservare le foto dei cani prima e dopo il viaggio verso la salvezza per avere la certezza che almeno “il loro mondo” ora è cambiato.

"Levriero " la maledizione dei figli del vento
Galgo spagnolo

Fonte. web

Pubblicato da naturalworld

La Natura nel mondo