Segni zodiacali e Pietre Portafortuna “Acquario”

Segni zodiacali e Pietre Portafortuna “Acquario”

Lapislazzulo

Al segno dell’Acquario, governato da Urano, vengono associate le pietre scure, blu, viola e nere. Tra le principali pietre del segno troviamo il Lapislazzulo e l’Acquamarina.

Il Lapislazzulo, come tutte le pietre blu,

lavora perfettamente su tutta la zona della gola. Interviene per esempio sui problemi della laringe e delle corde vocali. Regola le ghiandole tiroidee e quelle endocrine, sul campo uditivo.

Il lapislazzulo può essere utilizzato anche per migliorare il ritmo cardiaco. Interviene sulla circolazione, abbassando la pressione sanguigna. Nelle donne aiuta a regolare il ciclo mestruale e contrasta la rigidità locale. Riduce le vertigini e allevia l’insonnia.

 

Acquamarina

 

L’Acquamarina

è considerata la pietra della verità e della fiducia, per questo motivo viene

donata per buono augurio ai novelli sposi. Non solo, è simbolo di giovinezza e di felicità. Potete usarlo in divinazione come se fosse uno specchio. È capace di riflettere i significati nascosti delle cose e i segreti dell’anima. È stata considerata una pietra sacra per i guaritori, gli sciamani e i mistici.

Essendo una pietra sacra al mare, usatela quando dovete fare viaggi via mare oppure tratte in aereo dove è previsto il passaggio sopra il mare o l’oceano. Regalatela a vostro figlio se sta imparando adesso a nuotare.

Fonte: web

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Filastrocca della Befana

la befana
La Befana, cara vecchietta, va all’antica, senza fretta.
Non prende mica l’aeroplano per volare dal monte al piano, si fida soltanto, la cara vecchina della sua scopa di saggina: è così che poi succede che la Befana… non si vede!
Ha fatto tardi fra i nuvoloni, e molti restano senza doni! Io quasi, nel mio buon cuore, vorrei regalarle un micromotore, perché arrivi dappertutto col tempo bello o col tempo brutto…
Un po’ di progresso e di velocità per dare a tutti la felicità!
-Gianni Rodari-
Web

Questa voce è stata pubblicata il 6 Gennaio 2022, in Auguri con tag .

Era l’ 11 marzo del 2020

Era l'11 marzo 2020
Era l’11 marzo del 2020,
le strade erano vuote, i negozi chiusi, la gente non usciva più.
Ma la primavera non sapeva nulla.
Ed i fiori continuavano a sbocciare
Ed il sole a splendere
E tornavano le rondini
E il cielo si colorava di rosa e di blu
La mattina si impastava il pane e si infornavano i ciambelloni
Diventava buio sempre più tardi e la mattina le luci entravano presto dalle finestre socchiuse
Era l’11 marzo 2020 i ragazzi studiavano connessi a discord
E nel pomeriggio immancabile l’appuntamento a tressette
Fu l’anno in cui si poteva uscire solo per fare la spesa
Dopo poco chiusero tutto
Anche gli uffici
L’esercito iniziava a presidiare le uscite e i confini
Perché non c’era più spazio per tutti negli ospedali
E la gente si ammalava
Ma la primavera non lo sapeva e le gemme continuavano ad uscire
Era l’11 marzo del 2020 tutti furono messi in quarantena obbligatoria
I nonni le famiglie e anche i giovani
Allora la paura diventò reale
E le giornate sembravano tutte uguali
Ma la primavera non lo sapeva e le rose tornarono a fiorire
Si riscoprì il piacere di mangiare tutti insieme
Di scrivere lasciando libera l’immaginazione
Di leggere volando con la fantasia
Ci fu chi imparò una nuova lingua
Chi si mise a studiare e chi riprese l’ultimo esame che mancava alla tesi
Chi capì di amare davvero separato dalla vita
Chi smise di scendere a patti con l’ignoranza
Chi chiuse l’ufficio e aprì un’osteria con solo otto coperti
Chi lasciò la fidanzata per urlare al mondo l’amore per il suo migliore amico
Ci fu chi diventò dottore per aiutare chiunque un domani ne avesse avuto bisogno
Fu l’anno in cui si capì l’importanza della salute e degli affetti veri
L’anno in cui il mondo sembrò fermarsi
E l’economia andare a picco
Ma la primavera non lo sapeva e i fiori lasciarono il posto ai frutti
E poi arrivò il giorno della liberazione
Eravamo alla tv e il primo ministro disse a reti unificate che l’emergenza era finita.
E che il virus aveva perso
Che gli italiani tutti insieme avevano vinto
E allora uscimmo per strada
Con le lacrime agli occhi
Senza mascherine e guanti
Abbracciando il nostro vicino
Come fosse nostro fratello
E fu allora che arrivò l’estate
Perché la primavera non lo sapeva
Ed aveva continuato ad esserci
Nonostante tutto
Nonostante il virus
Nonostante la paura
Nonostante la morte
Perché la primavera non lo sapeva
Ed insegnò a tutti
La forza della vita.
Fonte: Irene Vella

Non lascio perdere

Sono pesante.
Non lascio perdere.
E’ che mi sembra tutto-tutto-tutto importante.
Magari mi sbaglio, magari non è vero,
magari niente è veramente degno di nota,
degno di tempo
degno di attenzione.
Solo che io non ce la faccio.
Forse sono venuta al mondo
per perdermi dietro a quei particolari
che nessuno nota più,
per dare spiegazioni che non interessano a nessuno, per fare caso a mondi
Non lascio perdereche ad altri sembrano idiozie.
Magari dovrei fare più attenzione al disegno,
alla meta,
al “grande” e non all’insignificante.
E’ che credo
credo fermamente,
che tutto questo pressapochismo,
tutta questa “leggerezza” di cui in tanti dicono
di aver bisogno,
non faccia per me.
Io sanguinerei,
mi farei sanguinare le labbra
pur di essere precisa in quello che dico e faccio.
Perché io so che basta una parola,
una piccola parola a far piangere una persona
per notti e notti intere.
Non io, io non lascio perdere.
Io cercherò di far piangere meno persone possibili perché sono i particolari ad uccidere….
-Susanna Casciani-
Fonte: web

I forti non sono amati

I forti non sono amati
I forti non sono amati

Sono scomodi. Sono poco manipolabili.
I forti sanno sentire se stessi, conoscono i loro diritti e non sono disposti a rinunciarci.
Sanno essere felici malgrado tutto.
Hanno delle radici potenti che non si possono estirpare.
Non è facile distruggere i loro principi, la loro dignità, la loro fiducia in se stessi.
Sono in grado di sostenere qualsiasi verità, i colpi del destino, la tortura del tradimento e le tempeste delle proprie emozioni. Non hanno paura del dolore: hanno già attraversato il loro inferno personale e sanno trasformare le ferite in saggezza, sanno godere la vita, conservando nel cuore la bellezza e la tenerezza.
Non si aggirano sulla strade altrui, non commerciano di felicità,
non elemosinano l’amore.
Ma se dovessero conoscere questo sentimento,
lo accetterebbero come un dono e non tradirebbero mai coloro che amano.
I forti si evolvono, si approfondiscono.
Ciascuno di loro porta una croce personale,
senza farla cadere sulle spalle degli altri.
Quando sbagliano si rialzano traendone una lezione,
invece di accusare qualcun altro.
I forti sanno andarsene, per sempre.
Non provate la loro resistenza: vi pieghereste.

Fonte: web