E con settembre riapre “la caccia”. . .

caccia Il WWF è impegnato per favorire in Italia misure di conservazione della fauna selvatica.

La caccia non è sicuramente il principale problema ambientale in Italia.

Ma, in un territorio già provato dalla cementificazione e la perdita di habitat naturali, dall’inquinamento e dai cambiamenti climatici, la caccia rappresenta l’ennesima aggressione alla fauna.

Soprattutto se, come succede in Italia, la legislazione sulla caccia non sempre viene rispettata, attraverso atti di deroghe regionali di ogni tipo, in violazione delle regole europee sulla tutela della fauna selvatica: dall’aumento illegittimo delle specie cacciabili, ai
calendari venatori con periodi di caccia troppo lunghi ed autorizzazioni di caccia in zone vietate, come la aree protette.

Si assiste addirittura, ai ripetuti tentativi di stravolgere l’attuale legge a tutto vantaggio dei cacciatori.

La caccia va dunque rigidamente regolamentata e gestita, nell’interesse degli animali: la fauna “Legge 157/92” è “patrimonio indisponibile dello Stato, ed è tutelata nell’interesse

nazionale ed internazionale”.

Non è proprietà dei cacciatori!

Il WWF è impegnato per favorire in Italia misure di conservazione della fauna selvatica, anche attraverso una migliore regolamentazione delle attività venatorie, (per quanto riguarda i

tempi, i luoghi e le specie cacciabili.

Per raggiungere questi obiettivi il WWF lavora predisponendo documenti di analisi scientifica e legislativa, realizza alleanze con associazioni agricole, enti scientifici, le forze

dell’ordine come il Corpo Forestale dello Stato, promuove attività di lobby legislativa,

predispone azioni giudiziarie penali ed amministrative per contrastare il bracconaggio e gli atti regionali illegittimi.

Il WWF è attivo anche con un nucleo di Guardie volontarie sul territorio, impegnate nel contrasto dei crimini ambientali.

Fonte: WWF Italia

Pubblicato da naturalworld

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