Il combustibile alternativo per le stufe arriva dal Kenya

Screenshot_5 Un’idea innovativa per combattere inquinamento e deforestazione nei Paesi in via di sviluppo.

E’ bello guardarsi attorno e trovare le soluzioni per migliorare le vite di molti e dare spunti per il futuro .

E’ quello che ha fatto il giovane Tom Osborn inventando modi alternativi per sostituire il combustibile utilizzato nelle stufe con uno più ecologico e meno dannoso alla salute.

Tom vive in Kenia e in questo paese la maggior parte delle famiglie utilizza per cucinare legno e carbone che rendono le abitazioni malsane e sporche.

Questo inquinamento causa ogni anno più decessi di quanto non facciamo malaria, tubercolosi e HIV / AIDS messi insieme.

Inoltre l’uso massiccio del legno e del carbone come combustibili, contribuisce alla deforestazione e al riscaldamento climatico.

Consapevole della quantità di fattori velenosi ai quali si esponeva la sua famiglia ,Tom ha trovato l’idea vincente.

Ha sperimentato e realizzato dei carboncini ecologici ricavati dagli scarti agricoli e stufe dove utilizzarli senza che vengano prodotti fumi nocivi.

Una soluzione semplice ma ingegnosa, nata nel cuore del problema e nel contesto giusto poiché vicina alle tradizioni e facilmente integrabile nelle abitudini dei suoi vicini.

Tom insieme con altri giovani ha gettato le basi per realizzare il suo progetto grazie anche alla vincita di un contributo economico e non vuole smettere di farlo crescere.

Il Green Char, questo è il nome scelto, è diventata un’impresa sociale che fornisce mattonelle di carbone ecologico prodotte da rifiuti agricoli rivitalizzati e distribuisce stufe e fornelli

puliti che riducono il fumo e le emissioni di particelle,

trattengono più calore e riducono i costi, ma soprattutto permettono di cucinare in modo più sano.

Tutti questi vantaggi non solo fanno bene alle persone e ai loro nuclei familiari, ma salvano le loro vite.

Ancora molto resta da fare affinchè la pratica del Green Char si diffonda e prenda piede in modo massiccio in Kenia e anche negli altri paesi in Via di Sviluppo.

E’ stata avviata una campagna di raccolta fondi che permetteranno all’impresa sociale di Tom di acquistare macchinari, produrre una loro linea di fornelli,

assumere altro personale (e così contribuire all’occupazione) e avviare programmi per insegnare l’autoproduzione dei carboncini a gruppi di donne.

Ma soprattutto si aiuterà l’impresa in una missione più grande, cioè quella di limitare la deforestazione e le emissioni di co2 del paese africano permettendo ad essa di preservare la sua natura

Dall’Africa per l’Africa, un’idea sostenibile e salutare che può migliorare veramente lo stile di vita e avviare i Paesi in via di sviluppo verso atteggiamenti alternativi alle fossili.

Fonte: greenme.it

Pubblicato da naturalworld

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