Che cos’è la “Claustrofobia”?

claustrofobia
Alcune paure sembrano nascere dall’ inconscio,quasi senza motivo.
Alcune persone cominciano ad avere paura dei luoghi chiusi e piccoli a seguito di un’esperienza traumatica(rimanere chiusi per ore in un ascensore) o altri traumi che portano alla paura di restare soli in luoghi bui.
In altri casi la claustrofobia può innescarsi all’improvviso in un momento di crisi interiore,così si tende a scappare da tutti i luoghi senza via d’uscita.
Questa fobia sembra avere radici infantili. Ad esempio, da piccoli è presente una forte dose di proiezione e introiezione, che sono la causa scatenante di questa fobia.
Infatti la claustrofobia deriva: 1)dall’identificazione proiettiva con la propria madre, che porta al sentirsi imprigionati dentro di lei, quindi il sentirsi chiuso in qualunque luogo chiuso è percepito come molto angosciante; 2)dalla reintroiezione, che dà origine al sentimento di essere circondati da oggetti persecutori.
1) L’identificazione proiettiva con la madre avviene quando pulsioni del sè vengono gettate all’esterno, perchè sentite come troppo dannose per noi, e per i nostri oggetti buoni internalizzati.
Tale proiezione nella madre allora fa sentire il nostro futuro claustrofobico come uguale alla mamma cattiva e violenta (in realtà non è cattiva, nè violenta, però la proiezione di sentimenti d’odio verso di lei fa sì che il bimbo la senti verso di lui proprio come in realtà egli stesso si sente verso di lei inconsciamente).
Il sentimento di persecuzione e di imprigionamento sorge nel momento in cui il nostro bimbo proietta così violentemente il suo odio verso di lei, che se ne sente completamente svuotato, e l’unica cose che riesce a sentire è il senso di avere parti del sè imprigionate dentro la madre, e quindi egli stesso si sente rinchiuso ,come ad esempio, una stanza buia , in quanto essere rinchiusi al buio significa non poter guardare e cioè non poter vedere gli oggetti che danno sicurezza, reali o simbolici che siano, quindi ci si sente in preda degli oggetti reintroiettati persecutori: claustrofobia.
E’ la paura inconscia di non riuscire ad uscire da quello spazio che può esaurire l’ossigeno nel luogo in cui ti trovi.
Il nostro inconscio è pieno di cose che non conosciamo e soprattutto, di cose di cui non ci rendiamo conto.

Fonte: web

Pubblicato da naturalworld

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