Lascia la fabbrica ai suoi operai. Il signor Martini,lo decide sul letto di morte.

Screenshot_71 Non voleva lasciare l’azienda in mano agli estranei.

Così Leonardo Martini, imprenditore vicentino, ha deciso che gli eredi dovessero essere i suoi 25 operai.

Il funerale è stato celebrato il 2 dicembre in forma laica all’interno della fabbrica, la Dioma.

Chissà se si era mai visto prima un funerale in un capannone industriale. …

Con la bara e i fiori tra i bancali sopra gli scaffali, gli scatoloni e la gru.

Dove non c’è il solito prete a celebrare la funzione , perché è un rito laico, ma gli operai, collaboratori e amici.

E se non si è mai visto prima allora forse era giusto che quell’omaggio di ieri fra le fabbriche in zona industriale fosse dedicato a Leonardo Martini.

I suoi dipendenti hanno voluto celebrare il rito in fabbrica.

Dentro quella Dioma srl in via dell’Economia che fa stampaggio di materie plastiche e crea gli stessi stampi.

E che vende ad aziende come Audi, Volkswagen e Saeco.

Una fabbrica che Leonardo Martini, morto a 72 anni senza figli dopo una breve malattia, ha messo in piedi nel 1967 e lascia in piena salute in un settore che è invece in piena crisi.

E soprattutto che lascia in eredità ai suoi 25 dipendenti, come ha scritto nel testamento che verrà aperto oggi.

Fonte: Il giornale di Vicenza

Pubblicato da naturalworld

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